Le Grand Bassin. Sir Seewoosagur Ramgoolam Botanical Garden. Pamplemousses, Mauritius |
L’Orto Botanico di Pamplemousses si trova
nell’isola Mauritius, piccolo lembo di terra che emerge dall’Oceano Indiano
poco a nord del Tropico del Capricorno, relativamente vicino alla costa
orientale del Madagascar. Il Giardino è situato su di un area pianeggiante nella parte occidentale dell'isola, poco distante
dalla capitale Port Louis, in prossimità del piccolo e tranquillo
villaggio di Pamplemousses, il cui nome ricorda le coltivazioni di una varietà di pompelmo. Si
tratta del più antico Orto Botanico di specie tropicali del mondo: grazie alla sua
collezione di piante, indigene ed esotiche, comuni o rare, è
considerato il più importante dell’emisfero australe, ed uno tra i primi al
mondo.
Radici di Ficus cordifolia |
Pierre Poivre (1719-1786) è una di quelle figure
leggendarie che tra il 18° ed il 19° secolo tanto contribuirono alla conoscenza
ed alla diffusione delle piante extraeuropee. Francese, aveva studiato teologia
a Parigi; instancabile viaggiatore, conobbe la prigionia e diversi naufragi,
uno dei quali gli costò l’amputazione della mano destra. Fu uomo poliedrico:
missionario, esploratore, botanico, orticultore ed agronomo, divenne anche amministratore
coloniale delle isole Mascarene (di cui fa parte Mauritius). In Estremo Oriente
fa la sua conoscenza con le spezie, conosce la noce moscata, il chiodo di garofano ed il pepe (che in francese si chiamerà con il suo nome, poivre), e si rende conto dell’immensa ricchezza che il loro commercio garantisce alla Compagnia Olandese delle Indie Orientali, la quale all’epoca ne deteneva
il monopolio mondiale. Rientra quindi in Francia, e propone alla
Compagnia Francese delle Indie Orientali di coltivare per proprio conto le
spezie, in qualche possedimento coloniale francese, e di entrare quindi in quel
favoloso mercato. Ottenuto dopo varie peripezie il via libera, nel 1753 sbarca
sull’Ile de France, antico nome di Mauritius, portando con se numerosi semi di
noce moscata e chiodi di garofano, che impianta nella tenuta di Pamplemousses.
Nel 1755, al ritorno da un viaggio dalle Molucche, dove si era recato per
procurarsi semi e piante varie, trova la sua prima piantagione di noce moscata
distrutta volontariamente, pare per invidia, dall’incaricato della loro cura.
Nominato nel 1766 Intendente di Bourbon (l’attuale Réunion) e dell’Ile de
France, arriva a Mauritius l’anno successivo, per restarvi ben sei anni. E’ in
questo periodo che praticamente inizia la creazione del Jardin de Pamplemousses, trasformando quello che era stato un vivaio di
acclimatazione e di studio, in un meraviglioso giardino. Qui introdurrà
numerose specie da altri paesi tropicali, tra cui, tanto per citarne alcune, la
canfora dalla Cina, l’albero del pane dalle Filippine, il litchi dal Vietnam,
la cannella, l’anice stellata, l’avocado dal Brasile, il pepe, alberi da frutto
vari, il cacao. Alla sua
partenza dall’isola, nel 1772, Poivre rivende al governo reale francese il
giardino, che da allora sarà anche conosciuto come Giardino del Re o Giardino
Reale. Del giardino verrà quindi incaricato il botanico Jean Nicolas Céré, che
consacrerà la sua vita e le sue fortune all’arricchimento delle collezioni
botaniche, e sotto la cui direzione il giardino conoscerà la fama a livello
mondiale.
Con l’avvento della dominazione britannica (1810), l'orto di Pamplemousses
conoscerà un’epoca di declino, da cui si risolleverà definitivamente a partire
dal 1849, sotto la direzione di James Duncan. Questi introdurrà numerose altre
specie, tra cui la palma reale, la Terminalia arjuna, nuove varietà di
orchidee, di begonie, di azalee, di camelie, di felci e, soprattutto, la bouganville e numerose
specie di palme. Realizza inoltre, a partire da un antico stagno,
il laghetto conosciuto come Grand Bassin. Nel 1863 pubblica il primo catalogo
delle piante del giardino e sotto il suo mandato viene installato il maestoso
cancello d’ingresso. Un primo cancello viene rinviato al mittente, poiché
giudicato inadeguato, anche se tanto malaccio non doveva essere, visto che oggi
cinge il palazzo della Corte Suprema di Port Louis.
Il secondo, acquistato per la cifra di 2.000 sterline, è quello giusto, e nel
1862 vincerà addirittura un primo premio nell’esposizione internazionale di
Crystal Palace, a Londra.
Tra i successori di Duncan, spicca il nome di John
Horne. Nominato capo giardiniere nel 1861, reggerà dal 1869 al 1892 le sorti
del giardino, bonificando i tratti acquitrinosi, realizzando nuovi vialetti,
continuando l’opera di classificazione ed etichettatura delle piante, ed
introducendovi, tra le altre, il caucciù, il mogano ed il palissandro. Dopo
l’epidemia di malaria che devastò l’isola nel 1866/1867, il giardino venne utilizzato anche come
vivaio per la produzione di piantine di eucalipto, in accordo con la credenza
di allora che questa pianta fosse in grado di debellare la malaria.
Terminalia catappa |
Cancello d'ingresso |
Nel 1988 l’orto botanico di Pamplemousses viene
dedicato a Sir Seewoosagur Ramgoolam, uno dei padri della patria, leader del
movimento indipendentista, nonché primo ministro del governo mauriziano.
Il giardino cambia nome un’altra volta, e diventa il “Sir Seewoosagur Ramgoolam
Botanical Garden”.
Molti dei capi di stato e dei notabili che hanno
visitato l’isola, hanno personalmente piantato un alberello a Pamplemousses. La
tradizione inizia con la Duchessa di York, che nel 1901 mise a dimora una Araucaria
excelsa; nel 1927 fu la volta della Regina Madre d’Inghilterra, e si trattò
di altre due araucarie. Indira Gandhi, Francois Mitterrand, Mugabe, la
principessa Margaret, hanno lasciato una pianta, in un gesto che mi sembra assai nobile.
Le Grand Bassin |
La parte di giardino aperta al pubblico si estende su di una superficie di circa 26 ettari, facilmente percorribili grazie alla fitta rete di vialetti. Ci sono spazi a prato, un piccolo suggestivo laghetto centrale (le Grand Bassin), ed alcune vasche piuttosto estese, che ospitano ninfee, loti ed altre specie acquatiche. Al suo interno si trovano anche alcuni edifici, tra cui lo Château de Mon Plaisir, la cui costruzione iniziò nel 1820, ed altri che giacciono in stato di penoso abbandono.
La visita a
Pamplemousses è stata assai piacevole: la varietà degli ambienti che si
succedono, la vegetazione lussureggiante che a tratti si fa impenetrabile, il
romantico laghetto in cui si specchiano essenze dalle forme strane,
contribuiscono al fascino del tutto particolare di questo giardino. Le
popolazioni locali lo considerano un vero parco urbano, e lo frequentano
costantemente; gli indiani, etnia molto numerosa sull’isola, vi si recano per
cantare gli inni sacri, accompagnati da armonium e mridangam, e le donne
vestite con i loro coloratissimi saree accrescono la già ricca tavolozza dei colori
di fiori e piante.
Mogano (Swietenia humilis) |
La vasca delle Victoria amazonica |
Victoria amazonica |
Victoria amazonica |
Victoria amazonica con fiore |
”Il dono di una
pianta utile per me è più prezioso della scoperta di una miniera d’oro, ed un
monumento più duraturo delle piramidi”
(Bernardino di St Pierre. Iscrizione sulla Colonna Liénard,
Orto Botanico di Pamplemousses)