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domenica 16 marzo 2014
mercoledì 12 marzo 2014
venerdì 7 marzo 2014
Il Neem, Albero della Buona Medicina
Albero di Neem (Azadirachta indica). Orchha, Madhya Pradesh |
“Dove cresce il Neem, non c’è posto per la morte e per la malattia” (Antico proverbio indiano)
Una mattina di tanti anni fa, durante uno dei miei primi
viaggi in India, chiesi ad un anziano signore, seduto placido e beato sotto un
grande albero, con lo sguardo rivolto verso la chioma, che specie di pianta
fosse quella. “E’ un Neem – mi rispose gentilmente – E’ la farmacia del nostro
villaggio. Sto aspettando che apra”. La seconda parte della frase mi sembrò
alquanto bizzarra. Rimasi comunque a fare due chiacchiere con il vecchio, e
dopo poco nella strampalata chioma dell’albero apparve un gruppetto di scimmie
rosse, che si misero insieme a rosicchiare dei rametti. Vuoi il rosicchiamento,
vuoi il peso e l’agitazione degli ospiti, alcuni rametti si spezzarono e caddero
ai piedi del tronco. Il vecchio allora si alzò, li raccolse, li mise
accuratamente in una borsa di tela, mi salutò sorridendo e se ne andò verso i
fatti suoi.
Il Neem è
sicuramente una delle piante più conosciute ed amate dell’intera India, oltre che
delle più utili ed apprezzate, in virtù delle sue straordinarie proprietà. Come
ebbi a leggere su una pubblicità di un periodico locale: “Il Neem vi assicura
la copertura medica dalla culla alla pira funeraria”. Enunciato efficace, ed
indiscutibilmente vero. Da almeno 4.000 anni le foglie, i frutti, i semi, i
fiori e la corteccia del Neem, o loro estratti e derivati, sono utilizzati non
solo come medicinali, efficaci nel trattamento di numerosissime malattie
dell’uomo e degli animali, ma anche per produrre cosmetici, dai saponi ai
moderni dentifrici, ed in campo agricolo, per combattere le malattie
parassitarie delle piante, come ammendante per il terreno, e per conservare i
prodotti alimentari.