lunedì 22 luglio 2013

L'Olmo di Casa Mordini


Olmo Montano ed Oratorio della Madonna di Montenero. Casa Mordini, Pievepelago (MO)

Con i 470 anni di età che gli sono attribuiti, l’Olmo Montano (Ulmus glabra Huds.) di Casa Mordini è considerato l’Olmo più vecchio d’Italia, ed uno dei più vecchi in Europa. Non solo, poiché le sue dimensioni, 6,80 metri di circonferenza per 25 metri di altezza (anche se ho trovato discrepanze sui dati relativi), ne fanno probabilmente anche il più grande esemplare della specie nella nostra penisola.

Il nostro albero vive nel Comune di Pievepelago (provincia di Modena), a circa 200 metri dalla rotabile che sale verso il Lago Santo, appena oltrepassato il piccolo nucleo abitato di Tagliole, in una minuscola borgata che prende il nome di Casa Mordini. E’ uno dei 150 alberi italiani considerati di eccezionale valore storico o monumentale nel Censimento degli Alberi Monumentali C.F.S. del 1982.

L'Olmo di Casa Mordini visto da ovest
L’Olmo, sottoposto ad intervento fitosanitario nell’anno 2008, appare vigoroso ed in buone condizioni di salute. A sud dell’Albero, oramai attaccata al fusto, si erge una piccola Cappella, recentemente restaurata, risalente al 1719 e dedicata alla Madonna di Montenero. A circa un paio di metri da terra, il tronco principale si suddivide in alcuni fusti secondari.

La popolazione italiana del genere Olmo è stata nell’ultimo cinquantennio quasi annientata da una malattia conosciuta come Grafiosi dell’Olmo, diffusa anche nel resto d’Europa e nel Nord America, che risparmia solamente gli individui giovani. L’agente della malattia è un fungo Ascomicete, Ophiostoma ulmi, che si installa nei vasi che conducono la linfa alle foglie, impedendone il passaggio, e causando il disseccamento anche dell’intera chioma, oltre che dei rami e dell’intera pianta. In questo contesto, l’Olmo di Casa Mordini, non colpito dalla malattia, riveste un’importanza ancora maggiore.

Oratorio della Madonna di Montenero. Interno



 
Olmo di Casa Mordini. Vista est
P.S. 2020 - Il signor Roberto Mordini, proprietario del terreno ove sorge l'Olmo, e che si occupa con passione della tutela fitosanitaria dell'albero, mi ha scritto per specificare che l'età attribuita di 470 anni è una stima basata su formule dendrometriche (La dendrometria è la disciplina che studia la misurazione dei vari parametri degli alberi, quali altezza, età ecc,). L'albero è sicuramente presente dai tempi della prima casa edificata nel piccolo borgo, risalente, da una iscrizione sulla stessa, al 1666.

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